Perché le app Android sono spesso migliori di quelle sviluppate per iOS?

Qualitativamente spesso è il contrario: le app iOS sono migliori di quelle Android. Questo è dato dal fatto che nell’ecosistema Apple è molto più semplice sviluppare un’app performante perché sia il device che il software a bordo del device viene fatto dalla stessa entità. Nel caso di Android, ci sono sempre più device da supportare con caratteristiche diverse.

Alcuni device Android potrebbero certamente avere delle caratteristiche nuove sul mercato, ma l’adozione del pubblico generale è molto lenta data la grossa frammentazione della versione del sistema operativo con versioni più vecchie.

Ovviamente la piattaforma incide relativamente poco sull’applicazione, perché ciò che conta è come essa viene sviluppata e ottimizzata per risultare migliore su una piattaforma piuttosto che un’altra.

Quale tipologia di app consiglierebbe ad un’azienda locale che desidera aumentare le vendite dei propri prodotti?

Al giorno d’oggi ci sono tantissimi modi per sviluppare un’app. Ovviamente è sempre meglio puntare alla qualità e alla velocità, ma investire in sviluppo di app native diventa facilmente molto oneroso per le piccole imprese. Sempre più accessibili invece sono le app ibride, ovvero che utilizzano un’unica implementazione contemporaneamente su più piattaforme.

Un esempio? React Native e Flutter. Le app ibride ci permettono di raggiungere immediatamente un pubblico più ampio, pubblicando l’app sia su App Store che su Google Play.

Il passo successivo sarà migliorare le prestazioni delle app individuali quando sia l’attività che il budget per lo sviluppo delle app crescono, dividendo e ottimizzando le versioni per singola piattaforma.

Qual è il costo di un servizio di sviluppo di un’app aziendale?

Lo sviluppo dell’app parte innanzitutto dal cliente che dovrà avere le idee ben chiare degli obiettivi da raggiungere con l’app, requisiti che poi verranno suddivisi in tre aree d’azione. I tre step dello sviluppo dell’app sono la pianificazione della user experience, per definire le schermate che un utente visualizzerà e le azioni che potrà eseguire.

Seguita quest’ultima dalla user interface, per definire lo stile grafico dell’app ed infine l’effettiva traduzione da mockup grafici in codice.

Nelle aziende più strutturate questi tre step sono eseguiti spesso da team dedicati, ma questo non significa che l’intero lavoro non possa essere eseguito da un team più piccolo per velocizzare il processo e spendere molto meno sul prodotto finale.

Il costo dello sviluppo di un’app quindi si calcola in base agli obiettivi e richieste del cliente, considerando anche se si vuole un’app nativa o ibrida, in quanto con un’app ibrida non si sdoppia il lavoro specifico alle piattaforme.

Quali sono le più importanti tecniche SEO?

Le tecniche SEO più importanti ma anche quelle che portano più guadagni di fronte all’investimento sono principalmente tre:

  • Long-tail keywords: scelta di parole chiave specifiche all’argomento e all’attività, che permette di indirizzare direttamente la nicchia di target e avere molte più possibilità di conversione rispetto ad una parola chiave “generica”.
  • Costanza: impegno di creare contenuti ad intervalli ben definiti (un post ogni giorno, ogni settimana) per fidelizzare i lettori ed “esserci” per il tuo pubblico.
  • Qualità: scelta di argomenti che possono essere effettivamente utili e interessanti dal punto di vista della tua audience—aiutando gli altri, aiuti te stesso.

Non bisogna ovviamente sottovalutare l’ottimizzazione del contenuto con titoli, link, testo alternativo delle immagini e velocità delle pagine, in quanto tutto incide sul ranking finale.

Contenuto estratto dall’intervista in collaborazione con ProntoPro riguardo agli ultimi trend in termini di applicazioni. Leggi l’intera intervista »